La servitù volontaria degli utili idioti
Étienne de La Boétie, precursore di Stirner, Proudhon, Bakunin e Tolstoj in giovanissima età scrisse Il Discorso sulla servitù volontaria, un pamphlet che circolò clandestinamente in Francia fino al 1576. Domanda centrale dell’opera è : “perché gli uomini, fatti per essere liberi, rinunciano con tanta naturalezza alla loro libertà?”.
In onore della libertà e contro i tiranni il “Discorso” divenne ispiratore della causa del popolo eroico, antesignano della rivoluzione francese.
Il Discorso sostiene che i tiranni detengono il potere in quanto sono i sudditi a concederglielo, e legittimare quindi ogni forma di potere. Secondo l’autore «La consuetudine ha un grande influsso sulle nostre azioni, esercita il suo potere soprattutto nell’insegnarci a servire… La prima ragione per cui gli uomini servono di buon animo è perché nascono servi e sono allevati come tali». Quel che vien messo sotto accusa è dunque tutto quel complesso di meccanismi psicologici, intellettuali e sociali che conducono il singolo individuo all’assuefazione nei confronti della struttura di dominio che caratterizza la società. Per il potere e il tiranno la servitù del cortigiano è preferibile alla libertà dell’uomo libero, che rifiuta di essere sottomesso e di obbedire .
Si chiede l’autore : «Da dove ha potuto prendere tanti occhi per spiarvi se non glieli avete prestati voi? come può avere tante mani per prendervi se non è da voi che le ha ricevute? Siate dunque decisi a non servire più e sarete liberi! »
Dopo che il sistema di voto del M5S, in mano alla Casaleggio e associati ha sancito l’espulsione dei dissidenti, rivolgo la stessa domanda ed esortazione a tutti gli elettori del Movimento.
“Via chi spala merda sul movimento” urla la sempre elegante Lombardi e sul web arrivano commenti di questo tono: “@DPlavan: Abbiamo vinto! Eliminate quei quattro traditori. Alla forca!!! #beppegrillo #M5S”
E’ con un click che si ammazza la libertà di pensiero ed espressione? da dove viene questo bisogno evacuativo? se stimoli la pancia, ottieni prodotti sfinterici.
Il carattere anale del movimento e le espulsioni
Alle Quirinarie avevano votato 28.518 persone, per l’ espulsione: 43.368. Un dato increscioso che porta a pensare quanto il famigerato popolo della rete grillino sia più assetato di sangue che di proposte. Ieri pensando ai miti fondativi dei gruppi e delle istituzioni e al linguaggio sfinterico di Grillo ( nel suo linguaggio culo, merda e prodotti sfinterici sono all’ordine del giorno) e di molti commentatori suoi seguaci, ho associato all’evacuazione l’espulsione e mi sono detta : essendo fondato da una persona tirchia e anale il Movimento non poteva che essere espulsivo, prodotto sfinterico della pancia gentista. Ricordate che chi dissentiva sul blog venne definito dal Guru ” Schizzi di merda”? Grillo ha definito i dissidenti ” Corpi estranei”, da evacuare appunto perché il pensiero divergente non è contemplato. Tipico della personalità anale e ritentiva è l’ossessione per i soldi, Grillo ne ha fatto un diktat esemplificato nelle parole del deputato Ivan Catalano: ” Mi devo sentire ladro se ho un problema che mi obbliga a tardare a fare la rinuncia, mi devo sentire un ladro se spendo i soldi messi a disposizione per l’attività parlamentare, per fare appunto attività parlamentare, mi devo sentire ladro se mi prendo un caffè? credo che si sia esagerato, l’ossessione compulsiva per i soldi ha fatto degenerare i principi etici del movimento 5 stelle”. Solo lo 0,3% di chi ha votato Grillo alla camera nel 2013 ha deciso l’espulsione di persone colpevoli semplicemente di aver contestato il grande capo, il Messia, quello che urlava ” Uno vale Uno” ma che poi si è rivelato un tiranno.
Con meno di 50.000 clic , meno dell’ elettorato di una mezza provincia di una cittadina italiana, i votanti sul blog hanno deciso per gli 8-9 milioni che votarono il movimento alle scorse elezione.
Proprio come un novello tiranno e negando il significato stesso di democrazia diretta e libertà, prima del voto Grillo ha spedito una mail a tutti gli iscritti al blog perché confermassero l’espulsione. Giusto per non condizionarli. L’imbonitore prende in giro i comunisti ma fa tornare in auge il peggior Centralismo democratico.
Ma molti senatori si ribellano, escono, sbuffano, persino Vito Crimi arriva a dire : “Sono stanco di vedere qualcuno cercare il nemico all’interno”. Solo i fedelissimi pasdaran come Ruocco e Castelli mentono sapendo di mentire : “Il Movimento non ne risentirà”. In realtà i malumori sono alle stelle e almeno in 10 usciranno dal movimento per protesta.
Ad esempio il deputato @alessiotacconi twitta : “Stesse idee. Stesse battaglie. Solamente, da stasera, fuori da un movimento non democratico.”
Finalmente la contraddizione interna del grillismo esce fuori : come coniugare questi metodi stalinisti , con lo spontaneismo? come conciliare la democrazia diretta, l’uno vale uno con l’autocrazia del capo?
Come conciliare la trasparenza e lotta alla casta che mente e intriga con bugie propagandistiche degne dei tiranni che volevano giustificare i gulag ?
Nell’immagine “Erotismo anale” di E.Rapa
Secondo Grillo la procedura di espulsione parte da «svariate segnalazioni dal territorio di ragazzi, di attivisti, che ci dicevano che i 4 senatori Battista, Bocchino, Campanella e Orellana si vedevano poco e male». Peccato però che il factchecking attraverso openpolis dimostri che in questi 10 mesi di legislatura i senatori espulsi abbiano lavorato molto di più dei loro colleghi. Secondo i dati di Openpolis, la loro presenza media in aula è dell ‘88,15%. Bocchino (quasi 91% di presenze) è primo firmatario di 2 disegni di legge, 2 mozioni, 29 interrogazioni, e 165 emendamenti. Orellana (85% di presenze) ha al suo attivo 19 interrogazioni, 2 mozioni, 1 ddl, e 96 emendamenti, oltre alle attività nella commissione Affari Esteri e in quella Politiche dell’Unione Europea.
La Taverna invece è presente in aula una volta su due per non parlare di fedelissimi come Alessandro Di Battista: il pupillo di Grillo, ha una presenza in Parlamento di appena il 78,7%. Il tasso di assenza è a livelli record del 17%, vicinissimo alla media degli altri partiti tanto criticati dal Movimento 5 Stelle.
Ieri Grillo ha certificato il reato di lesa maestà, ha decretato influenzando il voto della rete dei suoi seguaci, che chi osa andare contro il pensiero unico, va espulso: evacuato come si fa con le feci. Ora il problema a mio avviso non è lui ma i gregari che non si ribellano, e ancor peggio, citando La Boétie, il pericolo è chi ama esser schiavo anche solo mentalmente di un mito o di un padrone : schiavo volontario. Perché chi difende il pensiero unico, chi appoggia l’espulsione del diverso, chi uccide il dubbio in nome del capo, è più pericoloso del capo stesso perché ne è braccio complice.